Progetto DiCoVaLe
Il progetto proposto intende mettere a sistema, nel modo più esaustivo possibile, la conoscenza, conservazione e valorizzazione delle Risorse Genetiche Vegetali (RGV) delle legnose da frutto.
L’impostazione tecnico-scientifico del progetto proposto tende a definire un panorama chiaro ed esplicito sullo stato dell’arte dell’agro-biodiversità delle specie legnose rendendo sistematiche, funzionali e interscambiabili le diverse attività da intraprendere.
L’obiettivo fondamentale del progetto è rendere l’agro-biodiversità un grande sistema integrato di conoscenze ed attività che mettono in relazione studi interdisciplinari comparativi e multi-scala con diversi livelli di applicazioni tecnico-pratiche.
Ottenere un grande network di conoscenze e attività dove i coltivatori custodi, gli studiosi, le istituzioni addette alla conservazione, si integrano in maniera organica in un progetto che proietterà le RGV legnose da frutto in un contesto internazionale in linea con le attuali tendenze della conservazione.
Rendere strutturale e strategica la conservazione in-situ significa introdurre dati che correlano gli elementi bio-ambientali con le pratiche colturali per creare mosaici di habitat su piccola scala adattati localmente che permettano alle specie di conservarsi e valorizzarsi, in un’ottica di perimetrazione di rifugi bio-culturali dove tradizioni, vocazioni e conoscenza si fondono e diventano uniche.
Questi sono in nuovi principi mondiali di conservazione in situ dove la conservazione della cultivar va ben aldilà del suo valore intrinseco e tende a identificare il territorio (inteso in una prospettiva socio-ambientale) come un coacervo di significativi che né amplificano il valore. Si intende coinvolgere il massimo numero di agricoltori custodi possibili, preferibilmente geo-localizzati in ambienti diversi al fine di garantire la conservazione in situ.
E’ un obiettivo di questo programma fare in modo che l’azienda Regionale “Improsta” possa diventare il focal point di tutta la conservazione ex situ attraverso un programma di ridefinizione ed implementazione delle collezioni.
Si intende procedere affinché l’azienda Improsta possa detenere tutte le collezioni al fine di renderle esaustive e complete. Al fine di ottimizzare e garantire il successo della conservazione ex situ le collezioni presenti e riorganizzate presso l’azienda Improsta saranno replicate in altre due istituzioni (istituto CRA OFA di Caserta e il Dipartimento di Agraria- Portici-NA) che si divideranno le specie da conservare. La somma dei diversi campi introdotti o da ristrutturare dalle due diverse istituzioni garantiranno un’altra collezione completa (identica a quella dell’Improsta). Le ragioni di tale replicabilità sono diverse in primis garantirsi un serbatoio in caso di fallanze, attacchi parassitari, evenienze straordinarie ma anche di osservazioni tecnico- scientifico, tale da amplificare il valore delle collezioni.
Durante il progetto sono previste diverse azioni (mirate, concertate e di accompagnamento), legate a specifici obiettivi.
Progetto ABC
Il progetto collettivo "AgroBiodiversità Campana: moltiplicazione, conservazione e caratterizzazione di risorse genetiche vegetali erbacee autoctone (acronimo ABC)" proposto ha la finalità di moltiplicare e conservare in sanità tutte le RGV erbacee indicate nel bando, di caratterizzare a livello morfofisiologico, agronomico, biochimico e genetico-molecolare rispettivamente 120, 95, 95 e 165 RGV erbacee, di ristrutturare e implementare il sito www.genidellacampania.it e di attuare svariate iniziative inerenti le azioni di concertazione e di accompagnamento. Le RGV erbacee prescelte per la caratterizzazione morfofisiologica, agronomica e biochinica sono state individuate tra quelle più diffuse sul territorio regionale e tra quelle per le quali vi è maggiore interesse da parte di agricoltori e altri steakholder nell'attuare percorsi di valorizzazione. In dettaglio, per la caratterizzazione morfofisiologica sono state prescelte 3 varietà di aglio, una di carciofo, 6 di cece, una di cicerchia, una di cicerchia selvatica, 4 di cipolla, 35 di fagiolo, 3 di fagiolo dall’occhio, 3 di farro, 4 di fava, una di finocchio, 4 di grano duro, 7 di grano tenero, una di lenticchia, una di lupino, 8 di mais, 2 di melanzana, 2 di melone, 4 di patata, 3 di peperone, 3 di peperoncino piccante, 3 di pisello, 17 di pomodoro, 3 di rapa, 3 di scarola, una di segale e una di zucchino. Per la caratterizzazione agronomica e biochimico-nutrizionale sono state prescelte 3 di aglio, 5 di cece, una di cicerchia, una di cicerchia selvatica, 3 di cipolla, 30 di fagiolo, 2 di fagiolo dall’occhio, 3 di farro, 4 di fava, una di finocchio, 4 di grano duro, 7 di grano tenero, una di lenticchia, una di lupino, 3 di mais, 3 di patata, 2 di peperone, 3 di pisello, 11 di pomodoro, 2 di rapa, 3 di scarola, 1 di segale e una di zucchino. Le RGV prescelte per la caratterizzazione genetico-molecolare sono state individuate nell'ambito di RGV già oggetto di programmi di valorizzazione (es. DOP, IGP, PAT, Presidi Slow food) o allo scopo di risolvere alcuni casi sospetti di omonimie e sinonimie. In particolare, saranno oggetto di analisi 3 RGV di aglio, una di aglio selvatico, una di anguria, una di carciofo, 6 di cece, 5 di cicerchia, una di cicerchia selvatica, 15 di cipolla, 52 di fagiolo, 3 di fagiolo dall’occhio, 4 di fava, 2 di lenticchie, una di lupino, 2 di melanzana, 2 di melone, 7 di peperone, 3 di peperoncino piccante, 3 di pisello, 45 di pomodoro, 2 di scarola, 5 di zucca e una di zucchino. L'implementazione del sito www.genidellacampania.it avverrà con i dati prodotti nell’ambito del presente progetto, attuando le azioni mirate di conservazione e di caratterizzazione morfofisiologica, agronomica, biochimico-nutrizionale e genetico-molecolare. Con la concertazione, invece, sarà previsto il rilevamento della legislazione italiana ed europea inerente le RGV autoctone, il censimento delle istituzioni italiane ed europee e degli inventari online inerenti le RGV autoctone, la realizzazione di incontri e workshop nazionali ed internazionali sulle RGV autoctone e la redazione di un documento conclusivo. L'azione di accompagnamento prevede, invece, l'organizzazione di tre convegni di progetto, dieci corsi di formazione per agricoltori custodi, seminari, partecipazione a convegni nazionali (nell'ambito dei quali verranno presentati i risultati del progetto), partecipazione ad altri eventi sulle varietà locali campane organizzati da terzi, sito internet e social network dedicati e cortometraggi inerenti l'agrobiodiversità campana. Con il progetto viene presentato e sviluppato anche un accordo di rete sottoscritto dal Capofila e dai Partner del progetto e al quale hanno aderito 25 agricoltori custodi che, da vari anni, coltivano numerose varietà locali di specie erbacee e ortive originarie della Regione Campania e, inoltre, 8 associazioni, una cooperativa sociale e una organizzazione di produttori che si occupano, a vario titolo, di promuovere la coltivazione delle antiche varietà e il consumo dei prodotti della biodiversità.
Progetto SALVE
Gli obiettivi principali del progetto SALVE sono stati il recupero e la salvaguardia delle risorse genetiche agricole Campane, la definizione di dati
passaporto delle singole accessioni, la costituzione di core collection e di mini core collection che favoriscano il mantenimento della massima diversità
genetica presente nei materiali in collezione e ne incrementino l’utilizzazione, la creazione di una banca dati centrale contenente l’inventario
delle collezioni prodotte, implementabile e accessibile via web e curata dagli esperti delle specifiche colture. Particolare attenzione
è stata rivolta alle varietà vegetali considerate a rischio di estinzione. Il progetto, al quale hanno partecipato esperti del
CRAA – Consorzio per la Ricerca Applicata in Agricoltura, del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II,
del Consiglio Nazionale delle Ricerche afferenti agli Istituti di Bioscienze e BioRisorse,
di Scienze dell’Alimentazione e di Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, e l’Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis” di Avellino,
è stato finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del PSR 2009-2013. In perfetta sintonia con la legge nazionale per la tutela e la
valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare recentemente approvata, le azioni del SALVE hanno previsto non solo
l’attestazione, la conservazione, la moltiplicazione e la riproduzione delle risorse genetiche vegetali campane, che sono state messe a
disposizione delle aziende agricole che ne hanno fatto richiesta, ma anche un’approfondita caratterizzazione di molti parametri di interesse
agrario e alimentare. Navigando all’interno della banca dati è possibile reperire informazioni relative alla caratterizzazione agronomica,
fisiologica, genetico-molecolare e nutrizionale di varietà tradizionali ed ecotipi campani di Aglio, Pomodoro, Peperone, Melanzana,
Cipolla, Carciofo, Fagiolo, Fava, Cece, Cicerchia, Lenticchia, Lattuga, Cavolo, Mais, Scarola, Zucchino, Zucca e Melone,
nonché di specie arboree quali Albicocco, Susino, Pesco, Ciliegio, Melo e Vite. re.
Progetto AGRIGENET
Il progetto "Network per la salvaguardia e la gestione delle risorse genetiche agro-alimentari"
(AGRIGENET) ha previsto la realizzazione di una rete di ricerca e sperimentazione per la
salvaguardia e la gestione delle risorse genetiche vegetali campane, prendendo in considerazione
antiche varietà di specie ortive (Pomodoro, Peperone, Melanzana, Cipolla, Carciofo, Fagiolo,
Cece, Cicerchia, Lenticchia, Cavolo, Zucchino, Zucca, Melone), frutticole (Albicocco, Susino,
Pesco, Ciliegio, Melo) e Vite a rischio di estinzione. Con il progetto è stata eseguita la
caratterizzazione, a vari livelli (morfofisiologico, agronomico, biochimico/chimico-fisico e genetico-
molecolare) di numerose risorse genetiche di interesse agrario a rischio di estinzione e la loro
moltiplicazione e conservazione in sicurezza presso banche del germoplasma ubicate sul territorio
regionale. Inoltre, durante il progetto sono state recuperate altre antiche varietà di interesse
agrario, suscettibili di percorsi di caratterizzazione e valorizzazione.